Lo stabilimento di Campli
Lo stabilimento di Campli comprende uffici, servizi, magazzini e produzione.
La settimana lavorativa si estende dal lunedì al venerdì, su tre turni (24h su 24h) per il personale produttivo e di controllo e su un turno giornaliero per il personale impiegatizio. La superficie totale coperta dello stabilimento è di oltre 20.000 mq.
La ricerca in Pentaferte
La ricerca segue costantemente l’evolversi delle esigenze dei mercati e le richieste di innovazione da parte degli utilizzatori finali. Il mondo dei medical devices ha come aspetto critico innovazione e qualità e sulla base di questi pilastri prende forma l’obiettivo di fornire agli utilizzatori la soluzione ai loro problemi, in modo certo e sicuro.
Investire nella ricerca significa migliorare la nostra cultura medicale ed offrirla a chi può incrementare, utilizzando i prodotti di Pentaferte, il livello di benessere e di sicurezza dei pazienti e dei malati.
Il processo produttivo
La prima fase della produzione è lo stampaggio che porta alla produzione di aste, cilindri, bariletti e copriaghi a partire da propilene puro o dalla miscela di polipropilene e colorante, precedentemente miscelati.
Una volta superata la fase di controllo, i semilavorati vengono portati in camera bianca dove vengono effettuati:
- il processo automatico di graduazione dei cilindri neutri, che produce cilindri serigrafati e siliconati;
- la fase di assemblaggio automatico delle siringhe, che porta alla produzione delle stesse a partire da aghi, aste, cilindri graduati e pistoni;
- il confezionamento automatico che permette di ottenere siringhe confezionate all’interno di un blister realizzato per termosaldatura di un film su carta di grado medicale.
A questo punto del processo produttivo i dispositivi escono dalla camera bianca, perché il prodotto, non essendo più a contatto diretto con l’uomo e con l’ambiente, ha superato la fase critica di possibile contaminazione e può passare alla fase di imballaggio manuale: qui il semilavorato di produzione viene disposto all’interno di astucci, di scatole, a loro volta inseriti in cartoni.
Vi è, quindi, la fase di sterilizzazione con ossido di etilene, che porta ad assicurare la più completa ed assoluta sterilità di ogni dispositivo; ad essa segue la fase di degasaggio, che consente la riduzione del residuo di ETO presente nel prodotto a livelli consentiti dalle norme vigenti.
Solo a questo punto termina il processo produttivo ed i dispositivi vengono portati nel magazzino dei prodotti finiti.